L’evoluzione del Commercialista

Il  commercialista solitamente è la figura più vicina all’imprenditore, a lui si affida per tutti quelli che sono gli adempimenti fiscali, per la redazione del bilancio, per la gestione del personale (specie quando deve licenziare qualcuno), la gestione di contratti particolari  ecc. ecc.

A queste esigenze, oggi se ne  aggiungono altre che, dal punto di vista imprenditoriale  sono più importanti delle precedenti:

• Trovare nuovi clienti
• Aumentare le vendite con i clienti consolidati
• Gestire i rapporti con i collaboratori
• Innovare l’azienda
• Monitorare la redditività e l’efficenza aziendale
• Gestire la finanza ed i rapporti con le banche e con i clienti

ma spesso non vengono gestite in maniera ottimale o più semplicemente, l’imprenditore ed il professionista stesso, non sano come gestirle. Ed il motivo è che sono materie talmente importanti e specifiche che non possono essere affrontate all’acqua di rose.

Ed il commercialista cosa può fare? Certamente non può diventare un tuttologo!!! e se consideriamo che nella migliore delle ipotesi, a fatica riesce a rimanere aggiornato sulle continue evoluzioni della normativa fiscale, sicuramente non ha il tempo di specializzarsi in altre materie.

Ecco che allora si configura un nuovo scenario che ricalca quanto è già avvenuto in altri settori (nell’edilizia le imprese si sono trasformate in imprese che offrono servizio chiavi in mano), e che dovrà per forza di cose essere l’evoluzione naturale dello studio di commercialisti. Si andranno ad inserire figure specialistiche in grado di seguire aspetti diversi della gestione aziendale (marketing, finanza, contabilità industriale, risorse umane ecc.) o più semplicemente, si dovranno creare delle collaborazioni “molto strette” tra lo studio del commercialista e società specializzate.

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